Adagiata sulle morbide colline pisane, Casciana sorge splendida come un capolovoro inaspettato. Un piccolo borgo
dai contorni verdi e sereni, con case antiche e soleggiate ed un grande tesoro nascosto: l'acqua.
Il toponimo Casciana deriva dal nome di persona latino Cassius, col significato quindi di "terreno di
Cassio". La località è però citata per la prima volta col nome di Acqui alla fine del IX
secolo, con riferimento alle caratteristiche termali del posto. Il paese si chiamò Bagni di Casciana fino al
1956 quando assunse il nome attuale.
Il paese è conosciuto soprattutto per l'impianto termale che usufruisce delle acque calcico-sulfuree a 37°C
costanti. Si narra che l'acqua termale fu scoperta dalla contessa Matilde di Canossa. Ella aveva un merlo piuttosto
anziano e malmesso, con le piume grigiastre per l'età. Un giorno la contessa notò che il merlo si muoveva
sempre meglio e le sue piume erano tornate di un colore nero intenso e il becco giallo brillante. Fece seguire il merlo
nelle sue "uscite" mattutine. Scoprì che il merlo ogni mattina volava a mettere le zampette in una
strana "acqua fumante". Anche la contessa volle provare a immergersi nelle miracolose acque. E in pochissimo
tempo ne trasse benefici. Decise quindi di costruire alcune vasche, primo inizio degli impianti termali che oggi
possiamo ammirare. Fino al 1927 le terme erano di proprietà del Comune di Lari.
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